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Pietro Pfanner

Pietro PfannerPietro Pfanner nacque a Lucca nel 1864 da Isabella del Greco e Felix Pfanner. Laureatosi in medicina a Firenze, ricevette nel 1910 la sua prima grande onorificenza da parte del Ministero degli Interni per il servizio prestato ai cittadini di Messina, gravemente colpiti dal terremoto calabro-siculo del 1908 e dalla successiva epidemia di colera. Durante la Grande Guerra, Pietro si distinse per la sua grande abilità e umanità nel curare i feriti che giungevano dal fronte: fu per questo insignito della medaglia d’argento solitamente conferita ai benemeriti della patria. Nel 1918 diventò primario emerito di chirurgia dell’Ospedale di Lucca. Nel frattempo il suo ambulatorio, situato al piano terra di Palazzo Pfanner, cominciò ad accogliere malati di ogni ceto sociale, dal grande compositore Giacomo Puccini, di cui Pietro era uno dei medici personali, fino agli esponenti delle classi più disagiate della città. Non meno impegnativa la sua attività a vantaggio della cittadinanza: nel 1920, sollecitato vivamente dai suoi innumerevoli amici, accettò di ricoprire la carica di sindaco della città di Lucca, carica che mantenne fino al 1922. Sotto la sua amministrazione vennero iniziati i lavori per il nuovo acquedotto e fu creata un’efficiente rete fognaria. Terminata l’attività pubblica, Pietro si dedicò alle ricerche storico-erudite. Si cimentò in un’analisi storico-artistica di Palazzo Pfanner e in un’ampia catalogazione degli istituti di beneficenza di Lucca, i cui risultati furono pubblicati nel 1936. Nel 1931 venne nominato commendatore della Corona d’Italia e papa Pio XI lo insignì della commenda dell’ordine di S. Gregorio Magno. Alla sua morte, nel 1935, il Comune di Lucca gli tributò le più ampie onorificenze, dedicandogli la via dell’ospedale e apponendo il suo medaglione commemorativo nel Famedio del cimitero urbano.