A seguito dei contributi ottenuti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza(PNRR) MISSIONE 1 – digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, componente 3 – cultura 4.0 (MIC3), misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale, investimento 2.3: “programmi per valorizzare l’identità dei luoghi; parchi e giardini storici”
IL GIARDINO PFANNER È MOMENTANEAMENTE CHIUSO PER RESTAURO.
Lo scenografico giardino di Palazzo Pfanner, attribuito al genio di Filippo Juvarra (1678-1736) che lo progettò agli inizi del Settecento, rappresenta un pregevole esempio di giardino barocco all’italiana incuneato tra le Mura urbane e la fitta trama viaria della Lucca medievale.
Il giardino si distende tra il monumentale scalone del Palazzo, l’elegante limonaia a settentrione e i due storici boschetti di bamboo che da secoli incorniciano un spazio verde adorno di una grande varietà di piante ornamentali, palmizi e pini secolari.
In un tripudio di forme e colori che variano con il mutare delle stagioni si incontrano siepi di bosso e di alloro, tassi, magnolie, cespugli di peonie e di ortensie, antiche piante di camelie, begonie, rose e gerani, e un centinaio di antiche conche di limoni poste ai lati dei due vialetti centrali.
Nel punto di intersezione dei due vialetti si apre un’ampia vasca ottagonale posta al centro del cosiddetto giardino formale: qui, disposte l’una di fronte all’altra lungo l’asse centrale del giardino, marmoree statue settecentesche, raffiguranti le divinità dell’Olimpo greco, vigilano silenti sul costante fluire delle acque.
Per tutta la seconda metà dell’Ottocento e fino al 1929 il giardino fu la sede ufficiale della Birreria Pfanner. Durante quegli anni, sotto ad un pergolato posto a ridosso della cancellata di ingresso, molti lucchesi e forestieri erano soliti sedersi per degustare un boccale di birra Pfanner, immersi in un’atmosfera di quiete e armonia, tra schiere di pavoni e camerieri in livrea. Della storica birreria sono rimasti le ghiacciaie, le vasche in muratura e, nascoste dietro un’alta siepe di alloro, gli antichi opifici.
Per la sua grazia e perfetta geometria delle forme non stupisce che alcuni famosi registi abbiano scelto il giardino di Palazzo Pfanner per girarvi i loro film in costume. Famose le scene girate qui con Alberto Sordi ne Il Marchese del Grillo e con Nicole Kidman in Ritratto di Signora.